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Archeologia
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Archeologia in Sardegna

Il mio impegno nella ricerca archeologica

Da circa undici anni il mio impegno nella ricerca e nello studio archeologico nel territorio sardo mi ha condotto, grazie alla collaborazione con diversi archeologici, alla scoperta di come, soprattutto in periodo nuragico, l'uomo si muovesse alla ricerca di nuovi territori da insediare. Mediante l'utilizzo di sistemi GIS (Geographical System Information), utilizzati per l'implementazione e l'elaborazione di dati derivanti da studi territoriali in tutta l'isola, ho avuto la possibilità di pubblicare diversi articoli che hanno in parte chiarito alcuni aspetti insediativi in alcune aree specifche della Sardegna. Uno degli aspetti che però ho curato maggiormente è quello legato alle dinamiche insediative nella subregione Gallura e i rapporti che le genti nuragiche di questa porzione dell'isola avevano con le altre genti della Sardegna e la vicina Corsica. L'aspetto più interessante che ho potuto definire è sicuramente quello di identificare le possibili vie di penetrazione delle genti nuragiche dall'Anglona e dal Monte Acuto, verificando la possibilità di una continuità insediativa dalla 'Sardegna' verso la Gallura. Contattami per una consulenza o collaborazione.

Archeologia dei paesaggi

Le metodologie di indagine

Muraglia nuragica in località Austena-Santa Reparata a Luogosanto

La ricerca archeologica nel territorio sardo ed in particolare in subregioni come la Gallura non è affatto semplice. A causa delle morfologie del territorio lo spostamento con lo scopo di indagare e scoprire nuovi siti archeologici è molto complesso e rischioso. La mia preparazione ed esperienza è scaturita principalmente dalla mia buona capacità nel muovermi in territorio o su terreni molto complessi e ricchi di vegerazione. La maggior parte dei siti archeologici o Unità Topografiche (UT) che ho scoperto durante le mie ricerche sul campo sono centinaia e la maggior parte in aree poco conosciute ed inedite. Attraverso lo studio approfondito delle caratteristiche paesaggistiche ed ambientali di una determinata regione, preceduto da uno studio approfondito della bibliografia specifica, sono riuscito negli anni, in seno a numerosi progetti, a ricostruire nei diversi periodi (diacronia) come l'uomo abbia popolato il territorio identificando insediamenti e tracce di frequentazione. Contattami per una consulenza o collaborazione.

Lo studio del paesaggio archeologico in Sardegna

Le Unità Stratigrafiche

Abitato sotto roccia in comune di Olbia

L'utilizzo di sistemi GIS per lo studio territoriale in ambito archeologico è di fondamentale importanza per capire la distribuzione delle Unità Topografiche (UT). La ricerca inizia sempre con un indagine bibliografica approfondita ed esaustiva che possa chiarire, quando si può, la posizione delle UT. Spesso analizzando i dati di un vecchio rilievo territoriale è possibile identificare con buona precisione la posizione di un insediamento o di un'eventuale manufatto. Lo scopo del mio lavoro è chiaramente quello di riuscire a recuperare quante più informazioni possibili in modo tale da iniziare una ricerca a tappeto che possa portare al ritrovamento della UT, spesso questa fase può richiedere anche diversi anni in ambiente complessi come quelli della Gallura montana. Una volta identificato una UT è necessario gereferenziare il punto mediante l'utlizzo del GPS e raccogliere quante più informazioni possibili, sempre senza mai toccare o portare via eventuali manufatti presenti o sconvolgere la posizione dei conci se ci troviamo di fronte ad un insediamento. La ricerca sul campo è comunque sempre legata ad un progetto e prevede sempre la collaborazione con archeologi professionisti.Contattami per una consulenza o collaborazione.

Un caso di studio in archeologia

Il nuraghe Santu Antine e la valle dei Nuraghi

Una delle ricerche più importanti che ho seguito in questi anni è lo studio della distribuzione dei nuraghi nell'area conosciuta come 'Valle dei Nuraghi' di cui fa parte anche il nuraghe Santu Antine. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con la dottoressa Lavinia Foddai ed i risultati sono consultabili in appendice al libro 'Il nuraghe Santu Antine e le dinamiche insediative della piana del Riu Mannu' edito da Carlo Delfino Editore (2014) all'interno di un contributo dal titolo 'Analisi spaziale e modelli matematici applicati al territorio del nuraghe Santu Antine (LOSA e CSA) - Vittorio Angius'. Il mio lavoro consisteva nel cercare di scoprire le dinamiche insediative del territorio e le modalità di scelta della costruzione dei nuraghi e dei rispettivi insediamenti. In questi anni si è fatta strada l'importante soluzione di applicare ad un contesto territoriale, come quello nuragico, uno studio di tipo multidisciplinare, attraverso il quale, grazie alle possibilità di avere diversi professionisti che si occupano di uno stesso territorio in un progetto di studio comune, vengono risolti diversi problemi interpretativi ottenendo dei risultati ottimali. In questo caso ho intuito che la soluzione per capire le modalità di scelta nella costruzione degli insediamenti era legato principalmente alla natura geologica del substrato. Infatti è bastato caricare la carta geologica all'interno di un sistema GIS, appositamente strutturato ed organizzato, insieme ai dati georeferenziati dei rilievi sul campo che riportavano le diverse UT, per capire le dinamiche e le scelte insediative della popolazione nuragica in questa porzione del territorio sardo.
La posizione del nuraghe Santu Antine rispetto agli affioramenti geologici e la vegetazione
Il Nuraghe Santu Antine e i nuraghi della Valle dei Nuraghi: rapporto tra geologia e indici di vegetazione

Come trovarmi

Indirizzo

Via Aldo Moro, 6

07070 Luogosanto (SS)

Curriculum Vitae et Studiorum